PARQUET PREFINITO

Posa parquet in corso d'opera

Posa parquet prefinito in corso d’opera

Il parquet prefinito è una validissima alternativa al parquet tradizionale e si presenta in listelli composti da legno nobile nello strato superficiale e da legno meno pregiato nella parte sottostante, che svolge una funzione di supporto, dando stabilità e resistenza alla tavola.

I listelli di parquet prefinito sono già levigati e verniciati, per cui il processo di montaggio è più veloce  ed economico e può essere posato incollato o flottante, applicando un sottopavimento. Quest’ultima è la tecnica maggiormente utilizzata: esistono diverse tipologie di materassino, ma la nostra ditta  SARDEGNA PARQUET consiglia di utilizzare un sottopavimento in sughero, in quanto è un ottimo isolante acustico e garantisce una migliore aderenza del pavimento.

Il parquet prefinito è meno durevole nel tempo rispetto al tradizionale perché è possibile levigarlo meno volte, ma il risultato è comunque garantito ed è difficile distinguerlo dal parquet vero e proprio.

Parquet prefinito

Posa parquet prefinito completata.

Posa parquet prefinito completata.

Oltre ai pavimenti tradizionali in legno massiccio, sul mercato esistono pavimenti multistrato prefiniti composti da un primo strato in legno nobile, il cui spessore può variare, a seconda del materiale, da 6 mm a 2,7 mm comunemente lo spessore si aggira sui 3/5 mm. Al di sotto dei 2,5 mm di spessore si ricordi che non è da definire parquet. Quando lo strato di legno nobile è incollato su un supporto in legno dolce si parla di due strati, che può essere in multistrato (cioè più sfoglie da circa 1mm di spessore l’una) o lamellare (cioè una sola sfoglia spessa più millimetri).

Legni nobili comunemente usati sono: rovere, doussié, wengé, olivo, noce, iroko, teak, merbau, afrormosia, faggio, Cabreuva, Panga Panga ,Padouk  e bambù.

In quanto prefiniti in laboratorio (e non in opera) si prestano a finiture particolari quali colorazioni tramite pigmenti, decappature (cioè colorazioni a pigmenti in contrasto tra la fibra e la base del legno), spazzolatura della fibra (la quale conferisce effetto ruvido; è il contrario della levigatura), microbisellatura dei lati della tavola (spigoli smussati e non vivi), piallature a mano, spigoli spaccati sui vari lati della tavola, piano sega (la superficie della tavola presenta seghetteture trasversali rispetto all’andamento della venatura), termotrattamenti (lasciato essiccare per x tempo a x temperatura il legno nobile cambia tono di colore scurendo in tutto lo spessore), decorazioni ad acqua.

Il trattamento finale può essere ad olio o vernice. La finitura ad olio (quelli vegetali hanno residui tossici quasi nulli) richiede una manutenzione costante e non è idrorepellente nel primo periodo di vita (un anno circa con manutenzione corretta) quindi è soggetto ad aloni ma conferisce l’aspetto più naturale.

Le vernici sono di più facile manutenzione e in commercio se ne trovano di “naturale UV o effetto cera” con meno gloss di lucentezza rispetto alle vernici satinate (semi lucide).

Posa parquet prefinito incollato.

Posa parquet prefinito incollato.

Posa parquet prefinito incollato.

Posa parquet prefinito incollato.